Architetti in Italia: la bioedilizia per rispondere alla crisi

Secondo il Rapporto Cresme “La città del futuro. Roma 2030 l’architettura come risorsa”, presentato lo scorso venerdì 27 gennaio, l’Italia sarebbe il paese europeo con il più alto numero di architetti in attività: circa 2,5 architetti ogni 1000 abitanti.

Sebbene gli architetti italiani costituiscano il 27% del totale europeo ed il loro numero sia in crescita, il Rapporto evidenzia anche come il reddito medio per questi professionisti sia tra i più bassi d’Europa, collocando l’Italia al 19° posto su 27 paesi del continente: 19 mila euro di reddito imponibile (misurati a parità di potere d’acquisto, detratti i costi dell’attività), valore ben al di sotto dei 29 mila euro medi stimati per il livello europeo e, soprattutto, molto lontano dai 54,7 mila euro della Svizzera, dai 44 dell’Olanda e dai 43 della Germania.

Nel difficile panorama italiano, cui si aggiunge anche la crescita del tasso di disoccupazione dei progettisti (salito al 31%, contro il 9,7% registrato nel 2008), l’ultima indagine campionaria condotta dal Cresme per il Consiglio Nazionale Architetti evidenzia che il 44% del campione di architetti partecipanti all’indagine ha preso in considerazione la possibilità di incrementare o avviare la propria attività all’estero.

Come risposta alla crisi del mercato nazionale, il Rapporto illustra le potenzialità e le opportunità nelle costruzioni green per la professione dell’architetto: le città metropolitane sono destinate ad evolversi e a trasformarsi secondo progetti sostenibili, sempre più indirizzati al risparmio energetico e alla conservazione del territorio.

In questo processo di innovazione e rigenerazione delle città, Patrizia Colletta (Presidente del Dipartimento “Progetto sostenibile ed efficienza energetica” dell’Ordine Architetti di Roma) sostiene che, nelle città del futuro ricostruite secondo i canoni della bioarchitettura, “l’architetto dovrà assumere funzioni di leadership intellettuale, culturale e professionale, integrando le conoscenze per garantire il rinnovo sostenibile della città”. Il futuro offre, dunque, grandi opportunità per coloro che sapranno cogliere e favorire la trasformazione in chiave green.

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